
Il processo di sterilizzazione consente di portare uno strumento in condizioni di poter essere riutilizzato.
La scelta del ciclo di sterilizzazione dev’essere fatta in funzione del tipo di materiale da trattare e per questo, in ambito odontoiatrico, è da preferire un ciclo di tipo B:
- È in grado di sterilizzare tutti i tipi di carico
- Prima della sterilizzazione prevede tre fasi di vuoto frazionato che consentono un’efficace rimozione dell’aria dalle buste e quindi un’efficace penetrazione del vapore nelle stesse durante il ciclo.
Munirsi di un’autoclave in grado di sterilizzare tutti gli strumenti che si utilizzano nello studio odontoiatrico è un aspetto fondamentale ma da solo non sufficiente per garantire la buona riuscita del processo.
E’ infatti doveroso ed importante controllare il funzionamento dell’autoclave con un insieme di prove a cadenza stabilita.
D.M. 28-1990
Norme di protezione dal contagio professionale da HIV nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private – Articolo 4 Norme per gli operatori odontoiatrici:
“I manipoli, gli ablatori ad ultrasuoni, le siringhe aria/acqua, le frese e qualsiasi altro strumento che venga a contatto con le mucose, dopo l’utilizzo, se riutilizzabili, vanno sterilizzati per ogni singolo paziente”.